Milano, 20 ottobre 2021 — Portworx® by Pure Storage® (NYSE: PSTG), la più completa Data Services Platform per Kubernetes, ha annunciato in occasione di KubeCon North America il rilascio di PX-Backup 2.1, la piattaforma per la protezione di dati e applicazioni per le modern application. Portworx ha inoltre pubblicato i dati di una nuova ricerca che ha analizzato il punto di vista degli utenti finali circa l'utilizzo di applicazioni stateful su Kubernetes.
Le ultime novità apportate a PX-Backup forniscono alle aziende una protezione completa dei dati, mobilità multi-cloud e un maggior supporto alla compliance da parte delle applicazioni utilizzate su Kubernetes indipendentemente dal fatto che risiedano on-premises o in cloud. In particolare:
- Portabilità applicativa tra cloud differenti: PX-Backup implementa la portabilità delle applicazioni tra qualsiasi cloud o data center on-premises. Con questa ultima versione i clienti possono eseguire il backup delle applicazioni Kubernetes all'interno di un cloud o di un data center ed effettuarne quindi il ripristino in uno differente.
- Compliance rafforzata con il supporto della regola dei backup 3-2-1 per qualsiasi storage: La regola dei backup 3-2-1 è un accorgimento standard per qualsiasi piano di protezione dei dati che voglia garantire la possibilità di ripristino da vari scenari di guasto. Con questa release, PX-Backup può ora spostare il backup dalle copie snapshot CSI allo storage a oggetti. Le aziende che utilizzano app Kubernetes su Portworx PX-Store, su qualsiasi servizio compatibile con CSI o su storage basato su cloud possono ora avvalersi di PX-Backup per mantenere tre copie dei dati (produzione, snapshot, backup) su storage a dischi e su storage a oggetti. Ciò offre la flessibilità necessaria per poter spostare i dati offsite (su qualunque cloud) rispettando i requisiti di qualsiasi programma di backup basato sulla regola 3-2-1.
- Recovery ampliato con supporto delle condivisioni di file: Oltre alle funzionalità già esistenti per il backup dei workload a blocchi, le aziende possono ora eseguire il backup e il ripristino di applicazioni residenti su volumi persistenti RWX (read-write-many) erogati sotto forma di condivisioni di file da FlashBlade, da volumi proxy di Portworx o da qualsiasi server NFS.
- Maggiore protezione con PX-Secure: Gli utenti di PX-Backup possono ora sfruttare i servizi crittografici e i controlli di accesso role-based offerti da Portworx PX-Secure ottenendo così un ulteriore strato di supporto alla sicurezza delle loro modern application con la capacità di ridurre il carico amministrativo.
Ricerca: il punto di vista degli utenti finali sulle applicazioni stateful su Kubernetes
Kubernetes continua a rivestire un ruolo essenziale nel promuovere l'agilità e la resilienza del business mentre le aziende sono impegnate a modernizzare le proprie applicazioni e infrastrutture. Un'indagine tra utenti finali condotta su 500 professionisti IT in Regno Unito e USA ha rilevato come oltre metà del campione indichi nell'aumento dell'agilità (58%) e nell'aumento della resilienza (52%) i principali fattori che hanno sostenuto la decisione di creare e implementare applicazioni stateful su Kubernetes. Tra i risultati emersi dallo studio:
- Impatto sulla bottom line aziendale: L'utilizzo di applicazioni stateful su Kubernetes permette ai professionisti di sviluppare (54%) e scalare (55%) le app più velocemente consentendo nel contempo agli sviluppatori di essere più efficienti (55%).
- Backup & restore, un requisito critico: Le funzionalità di Backup & Restore (55%), Mobilità dei Dati e Gestione della Capacità (49%) e Alta Disponibilità (48%) sono quelle identificate dai professionisti IT come i requisiti maggiormente critici per le applicazioni stateful su Kubernetes.
- La sfida della mobilità e della protezione dei dati: La Mobilità dei Dati (29%) è l'obiettivo che i professionisti IT cercano maggiormente di raggiungere quando utilizzano applicazioni stateful su Kubernetes, mentre la Protezione dei Dati (49%) rappresenta la sfida operativa maggiore.
- I workload stateful sono destinati ad aumentare: La maggioranza (87%) degli intervistati si aspetta che la percentuale dei workload stateful aumenti nei prossimi 12 mesi, mentre il 9% prevede che resti invariata. Solo il 4% si attende una diminuzione.